CreAttività
Dalla libertà di pensare alla libertà di agire

30 Settembre 2008

..La musica dello Zecchino d’Oro echeggiava quando il seminario ha avuto inizio creando un magico ancoraggio nel tema della serata: la CreAttività. La “bacchetta” di Barbara Demi ha riportato il pubblico all’essere e sentirsi bambini per scoprire come ritrovare la capacità di creare nella vita e nel lavoro, liberando le menti dal senso del dovere!

Per questo motivo un foglio bianco è stato lo stimolo iniziale per scrivere tutto ciò che in quel momento passava per la mente.
Ed ecco che la razionalità ha preso il sopravvento, la maggior parte delle persone ha scritto partendo dalla parte superiore sinistra del foglio, in modo ordinato e preciso, riga dopo riga, concetto dopo concetto.
L’abitudine a schematizzare, ordinare, seguire delle linee guida è saltata immediatamente all’occhio e da qui il viaggio per uscire dagli schemi è iniziato con la guida di contributi teorici di varie teorie e modelli (l’Analisi Transazionale (A.T.), la Programmazione Neuro Linguistica (P.N.L.), la Grafologia e la Strategica).

Il secondo foglio bianco invece ha portato i partecipanti a scrivere tutte le emozioni provate nella giornata-o nell’ultimo periodo trascorso
e quello che è emerso è stato che le sensazioni negative imperavano.
Le emozioni e sensazioni negative sono come “carcerieri” in cui la nostra creatività si imbriglia. Questa creatività bloccata ci impedisce di costruire la nostra vita diventando ostaggi di persone e situazioni e impedendoci di stare bene
L’analisi transazionale ha dato lo spunto, .attraverso un accenno agli stati dell’io (il Genitore (G), l’Adulto (A) e il Bambino (B)) per capire cosa blocca e cosa libera la creAttività.

Il Genitore come valori, regole principi è positivo, ma se è eccessivamente presente, oppressivo, diventa la nostra parte giudicante, critica che impedisce di essere creativi, porta a pregiudizi e credenze limitanti, che non sempre ci fanno sentire all’altezza della situazione, (es. “Non ce la farò mai…”).
Questo tipo di atteggiamento spesso è legato anche a livello verbale ad un linguaggio giudicante che utilizza la parola “perché” e ci fa restare dentro i problemi anziché trovare strategie per uscire dalle difficoltà creativamente e andare verso le soluzioni.

L’Adulto è la nostra parte razionale e funzionale, ci dice COME e COSA fare per uscire da una situazione critica, ovvero creare una strategia flessibile e successivamente pianificare azioni e obiettivi concreti da mettere in atto. Farsi domande con il Cosa e il Come diventa quindi l’inizio della via creativa.

Infine il Bambino Libero (e non adattato), ci da il permesso di uscire dalle gabbie o credenze limitanti ed entrare in contatto con le nostre emozioni, con ciò che vogliamo e con ciò che vorremmo essere e vivere liberando la creatività.

Essere Creativi non vuol dire solo ed esclusivamente inventare qualcosa di nuovo, vuol dire anche e soprattutto sapersi dare la possibilità di uscire da una situazione di malessere o spiacevole. Prendersi il tempo necessario, chiedersi cosa ci impedisce di uscire dalla situazione negativa, trovare le strategie funzionali e raccogliere le risorse in nostro possesso diventa la vera creAttività

Trovare il coraggio di cambiare e innovare creativamente non deve arrivare solo quando il dolore vissuto nella situazione critica è molto più forte della paura del cambiamento, ma come conseguenza di un reale, sano bisogno di benessere e successo.

“Lo Stelliere” cantata da Francesco e Ludovico, ci hanno riportato ai nostri sogni e alla bellezza di continuare a creare per vivere positivamente!!
Buona lettura!

LO STELLIERE.

Abito nel cielo dall’altra parte della luna
Dove volano i sogni in cerca di fortuna
Accendere le stelle è questo il mio mestiere
Io di notte faccio… lo stelliere
Uacciu-uari-uari-ua ci-bum ci-bum Uacciu-uari-uari-ua ci-bum ci-bum
Come immaginerete le stelle sono tante
E faccio una grande fatica per accenderle tutte quante
Su e giù per l’universo ininterrottamente
Perché le stelle son sogni e non posso lasciarle spente
Oh no…oh no…
E allora accendi le stelle tu sai come si fa
Per ogni stella che brilla un sogno nascerà

Accendi le stelle, accendine più che puoi
Sulle stelle ci sono tutti i sogni che facciamo noi.
Uacciu-uari-uari-ua uacciu-uari-uari-uaUacciu-uari-uari-ua uacciu-uari-uari-ua
Proprio come una stella ogni sogno sembra lontano

Ma è molto più vicino di quanto immaginiamo
E non devi fare altro che crederci veramente
Io penserò alle stelle…non le lascerò mai spente!
Oh no…oh no…
E allora accendi le stelle tu sai come si fa
Per ogni stella che brilla un sogno nascerà
Accendi le stelle accendine più che puoi
Sulle stelle ci sono tutti i sogni che facciamo noi.
Uacciu-uari-uari-ua uacciu-uari-uari-uaUacciu-uari-uari-ua uacciu-uari-uari-ua
Adesso se mi chiedono da grande che vuoi fare
So cosa rispondere, so cosa sognare
Accendere le stelle, sarà questo il mio mestiere
Voglio fare anch’io….lo stelliere
E allora Accendi le stelle tu sai come si fa
Per ogni stella che brilla un sogno nascerà
Accendi le stelle accendine più che puoi,

Sulle stelle ci sono tutti i sogni che facciamo noi.
Accendi le stelle, Accendine più che puoi
Accendi le stelle!

23.11.2002.
45° Edizione Zecchino d’oro.
Brano vincitore.
Testo: E. Bennato – G. Magurno – O. Della Libera





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