Se ci fermiamo un attimo e pensiamo con attenzione alla nostre voce potremmo stupirci ancora una volta di quanto ‘mamma Natura’ sia stata generosa.
Una semplice emissione di una parte dell’aria contenuta nei nostri polmoni, attraversando due piccole membrane, crea un suono che, affinato dall’uomo nei millenni, oggi ci permette di comunicare.
Effettivamente sembra paradossale, ma se in mezzo ad una strada ci mettiamo di fronte ad un uomo ed emettiamo nella sua direzione un flusso d’aria che si trasforma in voce magari attraverso le parole “Scusi, sa l’ora per favore?”, questa semplice azione induce addirittura quell’uomo ad un’azione specifica. Un potere enorme questa emissione di aria!
Tutto il linguaggio parlato e cantato, in realtà, utilizza la voce come mezzo di espressione. Da qui la sua importanza per gli esseri umani, che grazie ad essa si differenziano da tutti gli altri animali.
Nel seminario, partendo dall’importanza della voce, ossia da una prima presa di coscienza di questa emissione, abbiamo analizziamo la gestione, l’espressività, la potenza e la portata.
Pochi sanno per esempio il motivo per cui quando siamo agitati la voce ci si rompe in gola. La stessa frase, che diciamo in maniera lineare davanti allo specchio in una stanza da soli, esce con voce rotta o balbuziente davanti ad un pubblico di mille persone o davanti al nostro datore di lavoro. Le corde vocali sono azionate da due piccoli muscoletti che a loro volta ricevono lo stimolo a mettersi in moto dal nostro cervello. Ecco perché l’agitazione, lo stupore, la vergogna e molte altre emozioni che intasano il nostro cervello influiscono anche sulla nostra voce.
Inoltre, una volta scoperto di avere la voce e non una voce, nel seminario siamo partiti per un lungo viaggio alla scoperta del ‘mondo’ voce. Cos’è il timbro e da cosa si differenzia rispetto al tono della voce? Come si respira in maniera corretta e come si emette la voce col diaframma senza rovinare le nostre corde vocali? Come urlare allo stadio o in un teatro o davanti ad una platea qualsiasi senza rimanere la sera senza voce? Attraverso alcuni divertenti esercizi abbiamo dato risposta a queste domande.
In una società dell’immagine come la nostra, non c’è nulla di così sottovalutato come la nostra voce. Ce ne accorgiamo solo dopo che qualcuno ce lo fa notare e questo è un grande peccato perché attraverso una voce ‘educata’ si possono ottenere moltissimi risultati con la metà degli sforzi. E’ sufficiente pensare ad alcune voci delle nostre radio in grado di incantare migliaia di persone solo attraverso quella che apparentemente può sembrare una banale emissione di aria.
Roberto Rasia dal Polo, attore e giornalista genovese, vive a Milano dove conduce un programma in diretta televisiva su Mediolanum Channel (Tele+ in chiaro al 135) e un programma di motori su Radio24-Il Sole 24 ORE (il sabato alle 12).